Rendicontazione della sostenibilità

Gli European Sustainability Reporting Standards e la CSRD: un quadro comune per la rendicontazione della sostenibilità

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Dicembre 5, 2024

Nuovi standard per un futuro sostenibile

Indice

L’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) rappresenta una svolta epocale per le aziende europee. Questi standard forniscono un quadro di riferimento chiaro e condiviso per la rendicontazione delle performance di sostenibilità, garantendo trasparenza e uniformità nelle informazioni comunicate agli stakeholder. L’implementazione degli ESRS ha l’obiettivo di promuovere la transizione verso un’economia più verde, equa e inclusiva, favorendo pratiche aziendali sostenibili.

Cosa sono gli ESRS?

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) sono un insieme di norme introdotte dalla CSRD per standardizzare la rendicontazione della sostenibilità aziendale a livello europeo. Elaborati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), questi standard hanno l’obiettivo di fornire alle aziende un set di requisiti chiari per comunicare le loro performance ambientali, sociali e di governance (ESG). Gli ESRS permettono alle imprese di rendere conto in modo dettagliato degli impatti della loro attività sul contesto ambientale e sociale, oltre che dei rischi e delle opportunità connessi alla sostenibilità.

Gli ESRS si distinguono per la loro capacità di fornire una visione olistica delle attività aziendali. Consentono alle aziende di raccogliere e comunicare dati in modo trasparente e comparabile, migliorando così la fiducia degli stakeholder e facilitando l’accesso ai capitali sostenibili. Questi standard rappresentano un passo fondamentale per integrare la sostenibilità nei processi decisionali e strategici delle imprese.

L’importanza della CSRD nella sostenibilità aziendale

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), entrata in vigore con l’obiettivo di rafforzare l’obbligo di rendicontazione sulla sostenibilità, rappresenta un passo avanti rispetto alla precedente direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD). La CSRD estende il campo di applicazione della rendicontazione a una più ampia gamma di aziende, incluse le piccole e medie imprese quotate, e introduce l’obbligo di verificare le informazioni da parte di un revisore esterno. Questo rafforza la credibilità e l’affidabilità dei dati di sostenibilità, fornendo maggiore trasparenza agli investitori e agli altri stakeholder.

L’importanza della CSRD risiede anche nel fatto che promuove una cultura aziendale orientata alla sostenibilità, spingendo le imprese a integrare i criteri ESG nelle loro strategie e operazioni quotidiane. La rendicontazione dettagliata e verificata consente di identificare aree di miglioramento e di promuovere pratiche più responsabili, contribuendo così alla creazione di valore a lungo termine per l’azienda e la società.

Gli obiettivi principali degli ESRS

Gli ESRS sono stati sviluppati per rispondere a diverse esigenze, tra cui la necessità di una maggiore coerenza nella rendicontazione delle informazioni di sostenibilità e la promozione di pratiche aziendali responsabili. Tra gli obiettivi principali vi è la facilitazione dell’accesso ai dati di sostenibilità per gli investitori e per le autorità di vigilanza, garantendo così che le aziende siano valutate non solo in base ai risultati finanziari, ma anche in termini di impatto ambientale e sociale.

Gli ESRS sono caratterizzati da un approccio sia quantitativo che qualitativo. Oltre a richiedere dati numerici e misurabili sulle performance ESG, gli standard enfatizzano l’importanza di informazioni qualitative che spiegano le politiche, le strategie e i processi aziendali relativi alla sostenibilità. Questo consente agli stakeholder di comprendere non solo i risultati ottenuti, ma anche il modo in cui l’azienda gestisce le questioni di sostenibilità e integra gli aspetti ESG nella propria governance.

Inoltre, gli ESRS mirano a ridurre il rischio di greenwashing, favorendo la trasparenza e la chiarezza delle informazioni fornite dalle imprese. Gli standard promuovono una gestione proattiva dei rischi ESG, aiutando le aziende a identificare potenziali problematiche e a trasformarle in opportunità di crescita sostenibile.

Gli standard ESRS trasversali

Gli standard ESRS trasversali forniscono linee guida applicabili a tutti i contesti di sostenibilità, stabilendo le basi per la presentazione delle informazioni e garantendo la comparabilità dei dati tra diverse aziende. In particolare, gli standard trasversali includono:

  • ESRS 1: Requisiti Generali (General Requirements): stabilisce i principi generali che le aziende devono seguire nella rendicontazione di sostenibilità, inclusi i criteri per determinare quali informazioni divulgare e come presentarle in modo chiaro e comprensibile.
  • ESRS 2: Informative Generali (General Disclosures): richiede alle aziende di fornire informazioni dettagliate sulla governance, la strategia, la gestione dei rischi e il processo di materialità relativo alla sostenibilità.Gli standard trasversali sono fondamentali perché assicurano un approccio coerente e strutturato alla rendicontazione, indipendentemente dal settore o dalle dimensioni dell’azienda. Essi definiscono le informazioni di base che tutte le aziende devono fornire, facilitando la comparabilità e l’analisi delle performance ESG tra diverse organizzazioni.
Gli standard ESRS tematici

Gli standard ESRS tematici affrontano questioni specifiche legate ai tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale e di governance. Questi standard permettono alle aziende di fornire informazioni dettagliate sui loro impatti, rischi e opportunità in aree specifiche. Gli standard tematici sono suddivisi come segue:

Standard Ambientali (ESRS E):

  • ESRS E1: Cambiamento Climatico: richiede informazioni sulle emissioni di gas serra, gli obiettivi di riduzione delle emissioni e le strategie di adattamento al cambiamento climatico.
  • ESRS E2: Inquinamento: riguarda le emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo, e le misure adottate per minimizzare l’inquinamento.
  • ESRS E3: Risorse Idriche e Marine: copre l’uso sostenibile dell’acqua e la protezione degli ecosistemi marini.
  • ESRS E4: Economia Circolare: focalizza sull’uso efficiente delle risorse, il riciclo e la gestione dei rifiuti.
  • ESRS E5: Biodiversità ed Ecosistemi: riguarda l’impatto dell’azienda sulla biodiversità e le misure per proteggerla.Standard Sociali (ESRS S):
  • ESRS S1: Forza Lavoro Propria: richiede informazioni sulle condizioni dilavoro, la parità di genere, la diversità e l’inclusione all’interno dell’azienda.
  • ESRS S2: Lavoratori nella Catena del Valore: si concentra sulle pratiche lavorative dei fornitori e dei partner commerciali.
  • ESRS S3: Comunità Interessate: riguarda l’impatto dell’azienda sulle comunità locali e le misure per coinvolgerle.
  • ESRS S4: Consumatori e Utenti Finali: copre la sicurezza dei prodotti e dei servizi, la privacy dei dati e la soddisfazione del cliente.Standard di Governance (ESRS G):

ESRS G1: Condotta Aziendale: richiede informazioni sulla governance dell’azienda, l’etica aziendale, la lotta alla corruzione, la trasparenza fiscale e il rispetto dei diritti umani.

Gli standard tematici permettono alle aziende di adattare la rendicontazione alle proprie caratteristiche e al proprio settore di attività, garantendo una maggiore rilevanza e accuratezza delle informazioni comunicate.

La relazione tra ESRS e il concetto di doppia materialità

Uno degli aspetti più innovativi degli ESRS è l’adozione del concetto di doppia materialità, che richiede alle aziende di considerare sia la materialità finanziaria che quella d’impatto. Questo significa che le imprese devono valutare non solo come le questioni di sostenibilità influenzano la loro performance finanziaria (outside-in), ma anche come le loro attività influenzano l’ambiente e la società (inside-out).

All’interno di questo approccio, gli ESRS introducono il concetto di IRO: Impact, Risk, Opportunity (Impatto, Rischio, Opportunità). Le aziende devono identificare:

  • Impatto: gli effetti positivi o negativi che le attività dell’azienda hanno sull’ambiente e sulla società.
  • Rischio: i potenziali effetti negativi che le questioni di sostenibilità possono avere sulla performance finanziaria dell’azienda.

Opportunità: le potenziali ricadute positive che le questioni di sostenibilità possono offrire all’azienda in termini di innovazione, efficienza operativa e accesso a nuovi mercati.

Questo approccio olistico consente alle aziende di identificare e gestire meglio i rischi e le opportunità legate alla sostenibilità, migliorando la loro capacità di creare valore a lungo termine. La doppia materialità rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende devono considerare i loro impatti, aiutando a costruire un dialogo più trasparente con gli stakeholder e a sviluppare strategie aziendali che siano realmente sostenibili e orientate al benessere collettivo.

Interoperabilità con GRI e IFRS

Gli ESRS sono stati progettati per essere interoperabili con altri standard internazionali di rendicontazione della sostenibilità, come quelli del Global Reporting Initiative (GRI) e dell’International Financial Reporting Standards (IFRS). Questa interoperabilità facilita alle aziende la transizione verso i nuovi requisiti di rendicontazione, permettendo di utilizzare processi e dati già esistenti.

  • GRI: Gli standard GRI sono tra i più utilizzati a livello globale per la rendicontazione di sostenibilità. Gli ESRS si allineano con molti degli indicatori e dei requisiti del GRI, permettendo alle aziende che già seguono gli standard GRI di adattarsi più facilmente ai nuovi standard europei.
  • IFRS: Con l’introduzione degli IFRS Sustainability Disclosure Standards da parte della International Sustainability Standards Board (ISSB), c’è un movimento verso la standardizzazione globale della rendicontazione di sostenibilità. Gli ESRS cercano di essere compatibili con gli IFRS, specialmente per quanto riguarda la materialità finanziaria, facilitando la comparabilità e la coerenza a livello internazionale.Questa interoperabilità aiuta a ridurre il carico amministrativo per le aziende e migliora la qualità e la comparabilità delle informazioni di sostenibilità a livello globale.
Conclusione: la sfida e l’opportunità della rendicontazione

L’adozione degli ESRS rappresenta sia una sfida che un’opportunità per le aziende. Da un lato, richiede un impegno significativo per adeguare i processi di raccolta dati e di rendicontazione alle nuove normative; dall’altro, offre alle imprese la possibilità di migliorare la propria reputazione e di rafforzare le relazioni con gli stakeholder, grazie a una maggiore trasparenza e responsabilità.In un contesto in cui la sostenibilità è sempre più al centro delle decisioni aziendali e delle aspettative del mercato, gli ESRS rappresentano un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile. L’adozione degli ESRS può portare numerosi vantaggi competitivi alle aziende, tra cui un miglioramento dell’accesso ai capitali e una maggiore attrattività per i talenti.Inoltre, la capacità di comunicare in modo trasparente e accurato le proprie performance ESG può contribuire a costruire relazioni di fiducia con gli stakeholder, rafforzando la resilienza dell’azienda di fronte alle sfide globali. La rendicontazione secondo gli ESRS non è solo un obbligo normativo, ma una vera e propria opportunità per le aziende di distinguersi e di contribuire attivamente alla costruzione di un’economia più equa e sostenibile.

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